Ti sei mai chiesto come la natura, nel tempo, abbia influenzato il pensiero e le azioni di grandi personaggi storici? Con Will Media abbiamo voluto creare un podcast proprio su questo. È un viaggio di cinque episodi per scoprire il ruolo degli alberi come fonte di innovazione scientifica e progresso sociale.
Dopo la mela di Adamo ed Eva e il pomo della discordia, quella di Isaac Newton è tra le mele più famose della Storia. Correva l’anno 1665 e, durante una passeggiata in giardino, proprio una mela si staccò da un albero, finendo sulla testa dell’allora giovanissimo Newton. Un evento che cambiò per sempre la sua – e la nostra – visione del mondo.
“L’architetto del futuro costruirà imitando la natura”. Parola di Antoni Gaudì, architetto catalano che ha utilizzato le forme e le “strategie” della natura per risolvere problemi di ingegneria strutturale e migliorare l’efficienza dei suoi edifici. Un modello passato alla storia come biomimetica e considerato tutt’oggi all’avanguardia.
Fu la prima donna dell’Africa orientale a ricevere un dottorato, la prima professoressa associata all’università di Nairobi e la prima donna africana a ricevere il premio Nobel per la Pace. Oggi vi presentiamo Wangari Muta Maathai, simbolo della lotta alla disuguaglianza di genere e pioniera dell’ambientalismo moderno.
“Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, affrontando solo i fatti essenziali della vita”. Sono le parole di Henry David Thoreau il filosofo americano autore di “Walden, ovvero vita nei boschi”, che nel 1845 decise di ritirarsi a vivere in mezzo alla natura, in una capanna costruita da lui stesso. Il suo pensiero influenzò Gandhi e Martin Luther King, e con quasi 2 secoli di anticipo contribuì alla nascita del moderno ecologismo
Pensavate che l’intelligenza fosse una prerogativa degli esseri umani? Non è così, e lo si è scoperto grazie alle ricerche di Suzanne Simard, che dimostrò come alcune specie di alberi usassero i funghi come rete per scambiarsi carbonio, acqua, nutrienti e segnali di allarme.